Carnevale e l’arte

Il rapporto tra il Carnevale di Viareggio e l’arte è sempre stato molto stretto, come testimoniano i numerosi contributi di artisti tra i quali Lorenzo Viani, Renato Santini, Uberto Bonetti, Sergio Staino, Dario Fo e Jean-Michel Folon.
Lorenzo Viani, illustre pittore viareggino, che ha scritto sul Carnevale pagine illuminanti, ha contribuito attivamente nel 1911 alla realizzazione del carro “Il trionfo della vita” di Domenico Ghiselli, di cui abbiamo testimonianza della decorazione con una galleria di figure allegoriche dei pannelli della base.
Renato Santini, altro pittore della città, si avvicina al mondo della cartapesta nel 1924, in occasione della preparazione delle maschere per il Carnevale di Viareggio; realizza numerosi carri a partire dal 1947 (“Teatro della vita”) fino al 1956 con il carro “A tempo di mambo”.
Nel nuovo millennio si affaccia un Carnevale di grandi firme: sono quelle del premio Nobel Dario Fo che ha in passato ispirato due maghi della cartapesta come Umberto e Stefano Cinquini, che descrivono con il loro carro la brutalità che produce la guerra sui bambini; di Jean Michel Folon, grande artista belga recentemente scomparso, che ha dato tanto alla Versilia, di cui era innamorato, e che con i suoi celebri colori pastello ha firmato il manifesto ufficiale per il Carnevale del 2000.
Il deputato Carlo Carli (primo firmatario) ed altri, il 4 novembre 2003 presenta alla Camera dei Deputati la proposta di legge “Istituzione del sistema museale del Carnevale”.
In tale proposta si prevede che il sistema museale si articoli in spazi e in strutture di proprieta’ pubblica e privata, in spazi situati nei comuni di Viareggio e di Venezia, nonché in ogni altra localita’ del territorio nazionale in cui vi siano testimonianze legate al Carnevale.
All’articolo 2 dell’iniziativa parlamentare di Carli ed altri, si illustrano le finalita’ del sistema museale.