Viareggio
Il suolo dove sorge Viareggio era, fino a circa mille anni fa, un territorio paludoso infestato da zanzare e malaria conteso fra i lucchesi e i pisani. Proprio in quel periodo, nel 1172, i lucchesi e i genovesi eressero un castello al termine della “via Regia”, a difesa del territorio dai pisani, ma rimase un terreno segnato da un susseguirsi di guerre, dispute minori, saccheggi e incursioni di eserciti e anche dalla peste fino al 1400.
Nel 1441 Viareggio acquistò importanza, in quanto rimase l’ultimo sfogo sul mare per i lucchesi, e questo portò prima alla bonifica della palude per favorire l’insediamento e lo sviluppo urbano e successivamente, nel 1534, fu eretta la “Torre Matilda”, un’altra fortificazione che fece da nucleo per lo sviluppo e che poteva garantire una migliore protezione.Nel 1617 venne dichiarata Vicaria delle terre limitrofe, permettendo così la sua espansione e permettendole di essere dichiarata “comunità” nel 1701.
Nel 1741 terminarono i lavori di bonifica dei territori paludosi circostanti, e per porre fine al problema del vento di mare che, senza alberi a rallentarlo, danneggiava tutte le colture dell’entroterra, venne innalzata una barriera artificiale lungo la spiaggia e una striscia di bosco a pini (che diventeranno una delle caratteristiche di Viareggio).
Da allora Viareggiò continuò ad espandersi e inziò a diventare meta delle famiglie nobili lucchesi, e le attività legate al mare (quali pesca, cantieri navali e marineria velica) iniziaro ad assumere un ruolo molto importante, tanto che venne costruita la prima darsena nel 1819 sotto il decreto della duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone e nel 1820, sempre per volere della duchessa, venne elevata a “città”.
Nel 1828 vennero costruiti i primi stabilimenti balneari della città: per gli uomini il Nereo e per le donne il Dori. Nel 1847 Lucca fu ceduta alla Toscana e Viareggio iniziò così a svilupparsi come centro balneare per tutta la Toscana e l’anno successivo, 1848, scelse il proprio stemma.Nel 1860 sorsero altri stabilimenti balneari su palafitte e nel 1873 nacque il suo carnevale con i suoi carri allegorici. Agli inizi del secolo ci fu un grande sviluppo dell’industria balneare e del litorale che provocò un mutamento di un grosso tratto di costa, nacque così la “Passeggiata” e la città iniziò a essere considerata la perla del Tirrneo.
Nel 1917 quasi tutta la città prese fuoco in una notte, in quanto il legno era il materiale che veniva usato principalemente per le costruzioni, fino al periodo fascista, in cui si iniziarono ad usare altri materiali. Durante la seconda guerra mondiale, Viareggio, fu vittima di pesanti bombardamenti e nel Dopoguerra seppe subito risorgere ricostruendo tutto, dalle case agli alberghi, dai cantieri navali agli stabilimenti balneari.
Toponimo:
Il nome Viareggio deriva dal nome della strada che collegava la fortificazione medioevale, posta sulla spiagga, a Lucca, chiamata “via regis“.
La principale manifestazione viareggina e quella più famosa è il Carnevale, che, come ogni anno, con i suoi favolosi carri richiama un grandissimo numero di persone, riuscendo a catturare l’attenzione anche di chi non è presente con la diretta televisiva a livello nazionale nel giorno del martedì grasso.
Oltre al carnevale, Viareggio è famosa nel mondo anche per l’organizzazione del più importante campionato di calcio giovanile al mondo, la “Coppa Carnevale“, conosciuta anche col nome di “Torneo di Viareggio”, a cui prendono parte le rose giovanili delle più importanti squadre italiane e del mondo.
Dal 2009 la competizione ha assunto un nuovo nome: “Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale“, mantenendo però il periodo in cui si tiene, dal lunedì seguente la prima domenica di carnevale fino al lunedì seguente la terza domenica di carnevale; le squadre con più successi al loro attivo sono Fiorentina e Milan (entrambi con 8 vittorie) seguite da Juventus (con 7 vittorie) e Inter, Dukla Praga e Torino (con 6).
Ma a Viareggio non c’è solo il carnevale e il torneo di calcio, sono molte infatti le manifestazioni a livello culturale, come il festival EuropaCinema, dedicato esclusivamente al cinema europeo, il Festival Puccini, che si svolge da luglio ad agosto in un teatro all’aperto all’insegna delle opere di Puccini, il Premio letterario Viareggio-Rèpaci, uno dei più importanti premi italiani in ambito letterario, il Festival Teatro Canzone, dedicato al “signor G” Giorgio Gaber, e il Premio Internazionale Artiglio, in memoria dei Palombari dell’Artiglio (i soli che, alla fine degli anni ’20, riuscirono a lavorare a una profondità di 130 metri al di sotto dell’Oceano Atlantico).
Dal 2001 è lo spazio dove lavorano i carristi, un insieme di sedici capannoni e altri edifici posti ad ellisse che mettono in evidenza una piazza che si presta molto a rappresentazioni e feste, posta all’interno di una grande parco urbano. E’ il punto di ritrovo per coloro che visitano e per coloro che lavorano al Carnevale, in quanto gli artigiani hanno al suo interno le loro botteghe e, grazie ai loro suggerimenti e osservazioni, le botteghe e i capannoni sono stati studiati per permettere loro di avere condizioni di lavoro sicure, accoglienti e agevoli. Durante il carnevale si aprono gli enormi portoni e i carri iniziano da lì il loro viaggio verso l’anello della sfilata, per poi tornare nei capannoni a corso terminato.
All’interno della Cittadella trova posto anche un museo della cartapesta, in cui è possibile scoprire tutti i trucchi e i segreti dei maestri carristi. Durante la visita si passerà dai modellini dei carri di prima categoria, ai manifesti del carnevale dal 1925, dalla possibilità di vedere opere di vari artisti che hanno lavorato per il carnevale, ai grandi mascheroni a piedi. E’ possibile inoltre per le scolaresche ed eventualmente per qualche corso privato, grazie alla presenza di laboratori didattici, provare a praticare le tecniche base della modellazione della carta e della creta per fare esperienza nella realizzazione di un manufatto in cartapesta.
Viareggio, oltre ad essere la città del Carnevale, è una delle cità più importanti della Versilia, ed avendo una costa di 10 Km con spiaggia sabbiosa, vede un incremento di persone durante il periodo estivo, anche se il suo clima mite permette comunque una buona percentuale di “visitatori”.
Se non si vuole passare tutto il giorno in spiaggia, o se la giornata non è delle migliori, si può girare per la sua famosa “Passeggiata”, dove si può fare shopping fra le boutique di famosi stilisti o prendersi un aperitivo o mangiare qualcosa allo storico “Gran Caffè Ristorante Margherita” (ottimo esempio del tardo-liberty viareggino) situato in viale Regina Margherita.
a Viareggio, potete anche visitare le due pinete (quella di Ponente e quella di Levante), diversi musei (fra cui quello della Cittadella e quello della Marineria), e praticare diversi sport (in quanto la città offre parchi attrezzati e piste ciclabili e molti degli imprenditori locali hanno iniziato a intraprendere il pensiero del “wellness” dando ai turisti la possibilità di prendersi cura del proprio corpo e di rilassarsi).
Nella settimana prima della festa della patrona di Viareggio, Maria Annunziata che è il 25 marzo, viene organizzata la fiera dei ciottolini, dove si possono comprare questi oggettini fatti a mano fatti in terracotta e si svolge in Piazza Ragghianti e in Piazza del Mercato Vecchio.
Durante il periodo del Carnevale, alcuni rioni organizzano alla sera Feste, cene e veglioni, ma se volete divertirvi in altri modi alla sera, sappiate che Viareggio è abbastanza vicino alle città della Versilia famose per la loro vita notturna, come ad esempio Forte dei Marmi, Lido di Camaiore e Marina di Massa) dove le loro discoteche, i loro club sono pronti a farvi ballare e divertire fino all’alba.